Rimini | Bacillieri: Demanio negato a Delfinario è concesso a consorzio porto
Dopo l'uscita di oggi del Comune di Rimini, secondo il quale è impossibile concedere al delfinario i permessi per i progetti di ampliamento (operazione urgente e necessaria per legge alla sopravvivenza dell'attività) insistendo la vasca sul demanio pubblico statale, la proprietà mette i puntini sulle i. "Innanzitutto, occorre premettere che lo scrivente legale unitamente ai tecnici incaricati dalla propria assistita ha già da tempo provveduto a depositare il progetto esecutivo avente ad oggetto la fattibilità del rifacimento del delfinario presso l'Ufficio competente del Comune di Rimini", sottolinea subito il legale Massimiliano Bacillieri.
Se da un lato, fa notare il legale dei Fornari, il Comune segnala "una incompetenza territoriale", dall'altro, "sempre il Comune ha affermato che l'ampliamento del delfinario potrebbe essere inserito nel progetto di riqualificazione dell'aerea portuale, realizzato da un consorzio tra privati interessati". "É imbarazzante - spiega Bacillieri - l'attuale posizione del Comune, che da un lato dichiara di non poter concedere a un privato il territorio demaniale e dall'altro è però favorevole ad un'analoga concessione a un consorzio di privati, tra l'altro responsabile solo di un progetto di massima, e neanche esecutivo e per di più assolutamente errato circa la collocazione e progettazione di un nuovo delfinario".
Rispetto alle ripetute richieste da parte del procuratore e della proprietà del delfinario di incontrare il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, Bacillieri conferma di essersi "già prontamente attivato in ogni modo per riprendere il dialogo con il Comune di Rimini richiedendo più volte un appuntamento al sindaco, apprendendo per contro le determinazioni del Comune solo dalla stampa. Del resto la gestione da parte del Comune di tale incresciosa situazione progettuale e ambientale è testimoniata dal fatto che l'unico incontro concesso allo scrivente procuratore e alla proprietà è stato fissato una settimana dopo rispetto alla comunicazione unilaterale del Comune".